Aya, la neonata trovata legata dal cordone ombelicale al cadavere della madre, morta sotto le macerie del terremoto in Siria.
Dalla tragedia del terremoto del 6 febbraio che ha devastato la Turchia e il nord della Siria, nasce un miracolo tra le macerie dove sono avvenute numerose ricerche tra i dispersi, oggi ormai terminate. Le vittime del terremoto sono state oltre 45mila, di cui 40mila soltanto in Turchia: tra i sopravvissuti, Aya, la neonata trovata legata dal cordone ombelicale al cadavere della madre.
I genitori non sono sopravvissuti, ma la piccola è stata portata fuori dalle macerie sana e salva, e ora fortunatamente sta bene. La neonata siriana porta il nome di Aya, che in arabo vuol dire “miracolo”. Adesso che sembrava essere rimasta sola, una nuova famiglia è pronta per accoglierla: la bimba verrà adottata dagli zii.
L’affido agli zii
Un esame del Dna che ha confermato la parentela tra Aya e i suoi zii, per cui adesso è possibile procedere con l’adozione. La piccola era stata estratta viva dalle macerie del palazzo a Jindayris, città siriana al confine con la Turchia, con ancora il cordone ombelicale attaccato.
Terremoto, “tentativo di rapimento” per la neonata salvata dalle macerie in Siria. La piccola Aya trasferita in un luogo sicuro https://t.co/dafEe0DV1y
— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) February 16, 2023
Molti si erano offerti di adottarla, ma ora la bimba ribattezzata Afraa come la madre, si unirà ai suoi zii che hanno deciso di tenerla e crescerla con loro. Sebbene la loro casa sia stata distrutta dal terremoto, non hanno vacillato nella decisione anche se la situazione è molto difficile da superare. Adesso vivono a casa di alcuni parenti.
“E’ una dei miei figli ora, non farò alcuna differenza tra lei e loro, perché non e’ rimasto nessuno della famiglia a parte lei”, ha affermato lo zio Khalil al-Sawadi, sottolineando come la piccola significhi tanto per loro.